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PELOTON, DOPO IL CROLLO IN BORSA, FA CAUSA AI COMPETITOR ECHELON E iFIT

Peloton, fenomeno mondiale dell’home fitness che ha quasi toccato punte di 30 miliardi di dollari nella borsa americana, dopo la recente perdita di 9 miliardi di dollari (5 novembre) a Wall Street, il meno 376 milioni di fatturato per il primo trimestre fiscale 2022, e l’annuncio di vendite 2022 ridotte di 1 miliardo, prende le contromisure verso la concorrenza. Passa infatti alle vie legali contro Echelon e iFIT, colpevoli, secondo l’azienda americana, di aver violato i propri brevetti in materia di fitness training online e attrezzatura. Non è la prima volta che Peloton agisce in questa maniera con le due aziende concorrenti: già due anni fa era accaduto per ambedue e per contestazioni diverse. Una ripresa della belligeranza legale forse è motivata in casa Peloton per fronteggiare una serie di insidie incombenti, le più rilevanti delle quali sono: calo delle vendite previste nel breve/medio termine, minor attenzione della clientela verso l’allenamento online da casa, scelta tendenziale dei consumatori di bike più economiche. Inoltre, le palestre stesse, molto colpite in negativo dall’home fitness, con le riaperture e il contenimento del covid, stanno attrezzandosi per rispondere alla strategia vincente di Peloton, che ha abituato la gente a restare a casa per praticare fitness sulle proprie bike digitalizzate. Peloton, che vanta un fatturato di 1,8 miliardi di dollari e nel 2021 prevedeva di raggiungere i 4 miliardi di dollari, ora dovrà rivedere un po’ al ribasso i valori dei ricavi e, per questo, sarà più aggressiva sul fronte legale contro Echelon e iFIT.

18 novembre 2021 – Redazione HA&W/W.BOX 

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Scritto da redazione