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Peloton in un trimestre perde il 9%

Il declino inarrestabile di Peloton rischia di travolgere anche Precor

La rovinosa caduta dell’azienda americana sembra non avere fine, con 409 milioni di dollari persi fra luglio e settembre

Torniamo sulle vicende Peloton, la regina dell’home fitness che tanto fece parlare di sé nel 2019-20 per l’ascesa irresistibile in borsa e non solo. Ora si parla ancora molto di questa società, ma per il declino costante e sempre più accentuato. Nonostante gli abbonamenti crescano del 36% i ricavi calano di ben il 59%.

Questo ulteriore sbandamento non intacca le previsioni migliorative, anche se sembrano indicazioni volte più a rassicurare i rassegnati azionisti che a performare come sarebbe auspicabile: nel prossimo trimestre si prevede un risultato di entrare superiore ai 700 milioni di dollari.

Però la chiusura del terzo trimestre fiscale 2023 (30 settembre) si attesta a – 9% rispetto allo scorso anno: perdite per 408,5 milioni di dollari non sono il miglior viatico per essere ottimisti.

ph peloton.com

Intendiamoci, i numeri di Peloton, in assoluto, restano di grande rilievo: conta ancora su 6,7 milioni di abbonati, pari a + 6% rispetto allo scorso anno, ancorchè in calo se rapportati al precedente trimestre. Da qui la previsione di 700 milioni di dollari nel prossimo trimestre, è solo parzialmente positiva, perché è in decisa contrazione rispetto allo scorso anno, con un pesante 37% in meno.

L’effetto di questi dati così negativi spinge molti operatori a domandarsi che accadrà a Precor, l’azienda del fitness professionale acquisita da Peloton: il costante declino della seconda potrebbe complicare parecchio le sorti della prima. In Italia si rileva un disarmo che blocca qualsiasi ipotesi di vendita e distribuzione di Precor, una delle aziende più quotate al mondo fino ad un anno fa.

ph precor.com

Tornando a Peloton e al suo crollo progressivo, dopo i ripetuti licenziamenti e tagli al personale, oggi ha dimezzato la propria forza lavoro: oggi parliamo di 3.800 dipendenti su scala mondiale contro oltre il doppio del 2021.

Tentativi di risanare l’azienda il cui destino in negativo preoccupa investitori e borsa americana.

Fonte parziale Palco23

Scritto da redazione