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Peloton riduce le perdite negli ultimi nove mesi

Peloton riprende un po' di fiato ph Peloton

Perdite in calo del 35% è un segnale che la cura per il rilancio della leader dell’home fitness comincia dare i suoi frutti

Peloton sta tentando di rimettersi in careggiata e finalmente si scorge qualche evidenza del cambio di tendenza. Fino a qualche mese fa la situazione per l’azienda americana era molto negativa, ma negli ultimi 9 mesi fiscali registra un taglio delle perdite del 35%, pari a 1,02 miliardi di dollari. Dato confortante che però va accostato alla perdita di ricavi, ridottisi del 25% e attestatisi a 2,158 miliardi di dollari.

ph Peloton

Anche il numero di clienti è in calo: oggi sono 6,7 milioni ovvero -5% rispetto allo scorso anno.

Tornando al fatturato la parte più importante è riferita agli abbonamenti che superano 1,2 miliardi di dollari, mentre le connessioni assicurano 909 milioni di dollari.

Lo scorso anno Peloton registrava ricavi per 2,9 miliardi di dollari ed oggi il suo ebitda è negativo (173 milioni).

Verrebbe da dire che con questi indici Peloton se la passa male, ma il quadro, invero, è in miglioramento proprio per il taglio delle perdite.

In particolare nell’ultimo trimestre l’azienda leader dell’home fitness ha toccato ricavi per 708 milioni di dollari (-22% rispetto allo stesso periodo 2022), ma è molto significativa la riduzione delle perdite, pari a ben 64% ovvero 276 milioni di dollari – lo scorso anno nel medesimo trimestre le perdite erano di 757 milioni!

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Insomma, non si può parlare di risanamento del bilancio, ma i numeri negativi cominciano a rientrare in una dimensione gestibile.

Un percorso di rilancio iniziato da qualche mese e che a breve prevede anche un rinnovo della strategia di brand, basata soprattutto sulla reintroduzione dell’app Peloton negli smartphone.

Come abbiamo a più riprese documentato Peloton ha avviato una dura politica di risanamento, i cui passaggi più dolorosi e significativi sono stati il taglio del personale, passato da 9.000 unità a poco più di 4.000, esternalizzazione della produzione, ora per buona parte in Asia, ridimensionamento del servizio ai clienti e rivisitazione del rapporto e costi di Precor.

Alla luce di tale andamento, si guarda con fiducia al prossimo quarter, tradizionalmente il migliore per ricavi e vendite.

Scritto da redazione