Prosegue l’esame dell’indagine dell’Osservatorio Wbox /HA&Wellness che aiuta a capire il mercato e le prospettive per ottimizzare scelte e strategie funzionali ad un rilancio del settore
Seconda parte
Nella prima serie di considerazioni il focus dell’indagine era su valutazioni basate su criticità condizionanti. La seconda parte ha previsto domande rivolgendo lo sguardo al domani. Un futuro che auspichiamo tutti di imminente ripresa e di prospettiva rassicurante e di crescita.
UN ORIZZONTE DI SPERANZE
La prima domanda che interpreta questo “andare oltre” infatti parla di medio e lungo periodo: “Cosa ti incoraggia di più a medio termine?”
La risposta che prevale (64,2%) è la consapevolezza più diffusa che sport è salute. Significa travalicare l’idea tradizionale di sport secondo un’accezione più attuale che interpreta buona parte dei cittadini. E’ un tema forte per dare forma a nuove strategie. Sono oltre 15 punti percentuali in meno quelli della seconda indicazione. La professionalità del Club è comunque un valore ritenuto fondamentale e sarà argomento decisivo che vede concordi il 47,2 % delle risposte.
Significativo che sul sostegno delle banche non faccia affidamento nessuno. Uno 0% che indica rassegnazione o consapevolezza del nulla che il sistema bancario (ICS incluso) rappresenta per noi
Sullo stesso piano l’agognata normalità (45,3%) e, con il 43,4%, il bisogno di evasione: sono punti su si confida per il rilancio nei prossimi mesi. Molto significativo che sul sostegno delle banche non faccia affidamento nessuno. Uno 0% che indica rassegnazione o consapevolezza del nulla che le banche rappresentano per noi.

LE SOLUZIONI PER UNA RIPRESA
“Cosa credi possa aiutare la tua società e il comparto?” è domanda che si collega alla precedente. Però individuando soluzioni che per la maggioranza sono diverse nell’arco di percentuali abbastanza omogenee. In sette punti percentuali ritroviamo le cinque risposte più considerate.
La più condivisa tocca il 52,8%: sport come salute e prevenzione, coerente con la nuova idea di sport sopra indicata. Le altre quattro risposte si richiamano ad attesi interventi del governo rispetto ad istanze espresse da tempo. Le utenze a costo sociale sono in linea con il ruolo da attribuire allo sport, che la politica ignora. Poco al di sotto (47,2%), due punti chiave sollecitati dagli operatori. Uno sta a cuore a tutti, ovvero la riduzione delle aliquote iva. L’altro si ricollega alla risposta che precede queste due: defiscalizzare le utenze.
A 45,3% altro sostegno indiretto caldeggiato soprattutto dalle piscine. Si tratta del bonus 110% esteso a tutta la struttura sportiva. Tuttavia, vedendo quali problemi ha e sta suscitando il bonus riservato all’edilizia abitativa, è richiesta di difficile recepimento. Con il 39,6%, per aiutare il settore, diversi ritengono importante la defiscalizzazione delle quote pagate dall’utenza. Incentivo, questo, che darebbe una spinta più convinta alla clientela a tornare negli impianti o a frequentarli.

TORNARE AI LIVELLI PRE-COVID
Molta prudenza ed un velo di pessimismo, fondato, esprimono gli operatori su una vera ripresa gestionale. “Quando pensi potrai tornare ai livelli di ricavi del 2019?” vede risposte basate sullo stato attuale e sul disincanto dopo tante speranze frustrate. Con una guerra che preoccupa tutti per le ricadute sull’economia reale.
Nessuno attualmente avvicina i valori del 2019. Ben il 34% ritiene di tornare a pieno regime non prima del 2024, mentre il 5,7% guarda al 2025. Su posizioni più positive il 35,8% degli intervistati: nel 2023 dovremmo recuperare le posizioni del passato. Il 49% dà questa indicazione, alcuni di questi considerando il vero rilancio da giugno 2023 (13,2%).
Ben il 34% ritiene di tornare a pieno regime non prima del 2024, mentre il 5,7% guarda al 2025
Il pensiero dei più ottimisti, con 11,3%, è quello che crede in una vera rinascita da settembre di quest’anno. In generale chi si proietta più a lungo termine sono le piscine, mentre i centri fitness sembrano più sicuri di una ripresa non troppo lontana. Molti di questi ultimi contano già sul ritorno nei club del 75%-80% della clientela.

UN SISTEMA DA CAMBIARE
Fra i fattori sistemici condizionanti il settore e il rilancio, alcune risposte confermano la pochezza di istituzioni e politica. “Cosa deve cambiare del nostro sistema per un futuro di certezze?” La risposta più condivisa (62,3%) indica la politica guidata da figure competenti in materia sportiva vede.
Un preciso “iaccuse” ad una classe partitico-politica imbarazzante e spesso indecente. Prevale, poi, in seconda battuta un atteggiamento autocritico della nostra categoria. Con 56,6% e 45,3% si punta il dito contro la nostra inadeguatezza imprenditoriale e manageriale. Forse chi si pronuncia in tal senso gode di tali inclinazioni. Però è palese che, in generale, il comparto debba colmare questo gap molto penalizzante. E’ necessario che ci sia un ricambio generazionale nella categoria o un salto qualitativo collettivo.

Lo diciamo noi stessi: il comparto deve colmare il gap molto penalizzante in materia imprenditoriale e manageriale
Quarta riposta (35,8%) è un diritto che la politica non dovrebbe negare. Riguarda la presenza di rappresentanti della categoria ai tavoli tecnici, dove si decidono norme e scelte per il settore. Di taglio più aziendale quanto ritiene il 32,1% degli intervistati. Alzare i prezzi, in ragione della qualità erogata (chi però può dire di garantirla?).
Ed oggi, verrebbe da aggiungere, per i costi in crescita verticale. Opinione che fa il paio con la maggior marginalità da perseguire (30,1%). Fra le risposte meritevoli di attenzione, l’ecosostenibilità suggerisce una riflessione. E’ un valore sempre più condiviso da imprese, clientela, istituzioni. Sicuramente, superata la fase critica, crescerà nelle scelte strategiche e come elemento distintivo e valoriale. Qui è solo al 26,4%, ma possiamo considerarlo come orientamento temporaneo.
Per chi non avesse letto la prima parte dell’articolo sull’indagine dell’Osservatorio, questo il link per semplificare la ricerca https://wbox.it/2022/03/04/piscine-e-palestre-oggi-a-breve-e-medio-termine/ .
La terza ed ultima parte a commento dell’indagine sarà mirata sulla clientela. La pubblicazione è programmata per venerdì 18 marzo.
L’ indagine conoscitiva è resa possibile dalle società che sono parte dell’Osservatorio WBOX.IT: vuoi anche tu entrare nell’Osservatorio? Ti interessa condividere attivamente queste ricerche ed indagini? Essere parte dell’Osservatorio WBOX.IT significa avere in anteprima gli esiti delle risposte e, un domani, accedere all’area riservata wbox.it con informazioni riservate a club, piscine, società, imprese che collaborano con wbox.it. Per autocandidarti all’Osservatorio WBOX.IT scrivi a info@wbox.it riportando in due righe una sintetica presentazione della tua realtà e/o il web.
