Le piscine provatissime da tre anni resi più complicati dalla crisi idrica devono puntare sull’ottimismo e proseguire nella fase di rilancio, anche rivedendo le tariffe verso l’alto, aggiornando scelte e strategie, puntando su una maggiore unione che alcuni hanno iniziato a percorrere
L’APPROFONDIMENTO DEL WEEKEND
gurnari@benaquam.com
Ormai lo sanno tutti: prima il fermo per Covid, con conseguenze anche molto gravi su economia, società e lavoro; poi la guerra in Europa con effetti devastanti su fonti energetiche, finanze ed inflazione e costi fuori controllo; e da mesi gli effetti dei cambiamenti climatici con ripercussioni su tutti i settori e per tutti i comparti sociali e produttivi. Un quadro piuttosto tenebroso e dalle mille ricadute a dir poco negative.
Il mondo delle piscine, nonostante il susseguirsi di criticità, non ha saputo trovare le forze e la necessaria capacità culturale di sfruttare le negatività per trasformarle in cardini di una svolta orientata allo sviluppo
Nel frattempo, il mondo delle piscine non è cambiato. Non ha saputo trovare le forze e la necessaria capacità culturale di sfruttare le negatività per trasformarle in cardini di una svolta verso lo sviluppo. Da cui nascono le contraddizioni del periodo.

Da una parte l’entusiasmo perché gli atleti azzurri continuano a mietere successi in ogni teatro agonistico e la gente ha sempre ha più voglia di piscina e dall’altra la bolletta dell’acqua è cresciuta a dismisura durante il periodo di crisi energetica ed ora che i costi per l’energia sono tornati a valori più accettabili nessuna azienda pubblica ha modificato i prezzi all’utenza finale. Mentre tutti i costi di settore, dalla tecnologia ai prodotti chimici, continuano a salire. Al contempo però le tariffe d’ingresso nella struttura acquatica non hanno potuto seguire lo stesso trend di aumento dei prezzi generali a causa della diminuita capacità di spesa della stragrande percentuale delle famiglie.
Ora che i costi per l’energia sono tornati a valori più accettabili nessuna azienda pubblica ha modificato i prezzi del gas per riscaldare le piscine
Nel frattempo, la politica ha fatto il suo mestiere: dopo tanto tempo ha messo in cantiere la riforma dello sport, ma senza una headline a cui fare riferimento con certezze tutte da inventare. E dove si teme che l’acquaticità finisca per essere considerata la Cenerentola di turno (ovviamente in ragione dei costi).

Tanto di cappello per alcuni personaggi dell’universo piscine che spingono per idee nuove e soprattutto per un diverso approccio ai molteplici temi del nostro comparto, forse consci che piangersi addosso non serve a niente e conviene rimboccarsi le maniche per davvero.
Piangersi addosso non serve a niente e conviene rimboccarsi le maniche per davvero
L’orizzonte infatti è caratterizzato da molte nubi nere: a fronte di alluvioni e dissesto idrogeologico siamo in piena crisi idrica. La media delle precipitazioni è sotto del 20%-35% della media stagionale rispetto il passato e risentiamo delle gravi carenze degli anni scorsi, mentre le temperature continuano la loro scalata verso l’alto.
Serve un ombrello protettivo? Esiste già: è l’innegabile ottimismo che caratterizza da sempre l’italianità; certo non basta, ma aiuta
L’economia reale risente di prezzi al consumo addirittura raddoppiati per talune merceologie di uso comune, per cui si deve risparmiare su quanto non indispensabile. Il valore dei mutui non corrisponde a nessun incremento salariale ed i risparmi vengono inesorabilmente ridotti progressivamente a causa anche dell’erosione inflazionistica.

Serve un ombrello protettivo? Esiste già: è l’innegabile ottimismo che caratterizza da sempre l’italianità. Certo non basta, ma aiuta ad affrontare il futuro con maggiore serenità e più determinazione. Bisogna solo imparare che mai come oggi è necessario mettersi insieme, lasciando da parte protagonismi e piccoli interessi di bottega per aprirsi alla possibilità di individuare nuovi criteri di scelta, condivisi, per soluzioni efficaci e praticabili.
Intanto cresce l’interesse dei giovani per il termalismo ed il wellness in acqua. Peccato che il termalismo versi in condizioni non proprio ideali ed in molti casi peggiori delle piscine natatorie e ludiche. Bene invece il riferimento ai suoi contenuti di qualità, in parte esportabili verso l’acquaticità.

Mai come oggi è necessario mettersi insieme e individuare nuovi criteri di scelta, condivisi, per soluzioni efficaci e praticabili
Data tuttavia l’entità dei problemi da affrontare solo il sereno confronto da parte di tutti i protagonisti dell’acquaticità, dal semplice assistente di vasca fino all’imprenditore ed al gestore di successo, può contribuire a costruire uno scenario quantomeno di speranze. Per lo meno tentare di dare un segnale positivo alla storia del comparto e della società che la caratterizza.
Io posso mettere a disposizione quel poco che ho imparato durante una esperienza che dura da oltre 50 anni.