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Popolazione in sovrappeso in Italia e l’allenamento HIIT per gli oversize

Preoccupanti i dati nazionali sul sovrappeso e gli effetti dell'HIIT - ph Andres Ayrton by Pexels

Il tema dell’obesità viene affrontato e ribadito a più riprese fra operatori, così come in convegni, seminari, dibattiti, ricerche, rilanciato poi da media e social. Ma sembra che gli italiani non se ne curino: è lo specchio della società consumistica e dell’abitudine dei sistemi occidentali ad ingerire cibo trash, di cui gli USA sono i più grandi consumatori. In Italia preoccupa però che la tendenza ad ingrassare collida con la costante diffusione di messaggi e suggerimenti ad optare per stili di vita attivi e ideali per restare in salute. Il breve articolo pubblicato da tg24.sky.it evidenzia il deficit in crescita fra gli italiani, pur aumentando la sensibilità di parte della popolazione che sceglie di muoversi e opta per abitudini alimentari più sane. A seguire, proprio in ragione del dilagante fenomeno di obesità e oversize negli USA, un articolo tecnico – diviso in due parti perché troppo esteso per una lettura agevole sul nostro portale: la seconda parte viene pubblicata separatamente- che guida circa studi e ricerche e nell’interpretazione di programmi o allenamenti ad alta intensità per persone con problemi di peso in eccesso.

Non tutti i cibi e le abitudini alimentari sono ideali per perdere peso e essere in salute ph Cristian Mihaila by Pexels

A chi guida palestre e piscine, il compito di interpretare quanto emerge da questo “forum”, diviso in due servizi da wbox.it, focalizzato su popolazione in sovrappeso o obesa e i rimedi opportuni. Inoltre, permette di trarre spunti per offrire servizi mirati e studiare strategie al fine di portare queste categorie di popolazione nei centri sportivi, aiutandole a superare i problemi che hanno un peso rilevante sulla loro salute e sui costi sanitari nazionali. Sport come “medicina” preventiva, ma anche curativa e decisiva per migliorare la condizione di vita di ognuno o evitare che nel tempo si cronicizzino patologie insidiose.

Troppi preferiscono ignorare la bilancia con gravi conseguenze per la propria salute ph Andres Ayrton by Pexels

IN ITALIA OLTRE 25 MILIONI DI PERSONE IN SOVRAPPESO

In Italia sono oltre 25 milioni, tra adulti e bambini, le persone in sovrappeso o obese. Nello specifico, è in eccesso di peso il 46% degli adulti, ovvero oltre 23 milioni, e il 26,3% dei bambini e adolescenti tra i 3 e i 17 anni (2,2 milioni). È il quadro emerso dalla quarta edizione dell’Italian Barometer Obesity Report, riferito all’anno 2021, realizzato da IBDO Foundation in collaborazione con Istat, Coresearch e Bhave e con il contributo non condizionato di Novo Nordisk.

I DATI DEL REPORT

Rapporto OMS Europa, in sovrappeso il 37% dei bambini in Italia

Come rilevato dal report, ciò che desta preoccupazione, oltre ai numeri del fenomeno, è anche il fatto che una larga quota di italiani non riconosca di avere un problema di peso. In particolare, l’11,1% degli adulti con obesità e il 54,6% degli adulti in sovrappeso ritiene di essere normo peso e il 40,3% dei genitori di bimbi in sovrappeso o obesi considera i propri figli sotto-normo peso.
Il documento ha, inoltre, rilevato differenze di genere e territoriali. In particolare, tra gli adulti il 12,9% degli uomini è obeso contro l’11,1% delle donne; mentre tra i bambini e gli adolescenti il 23,2% delle femmine è in eccesso di peso contro il 29,2% dei maschi. Il fenomeno interessa in particolare il Sud e le Isole, dove tra i più giovani rispettivamente il 31,9% e il 26,1% è in sovrappeso rispetto al 18,9% al Nord-Ovest, al 22,1% al Nord-Est e al 22% al Centro. Tra gli adulti, invece, il tasso di obesità varia dal 14% al Sud e 13,6% nelle Isole, al 12,2% del Nord Est, al 10,5% del Nord-Ovest e Centro.

ph Laura Tancredi by Pexels 1

LE CONSEGUENZE DELL’OBESITA’

Il report sottolinea, inoltre, che sottovalutare le cause e le conseguenze dell’obesità porta a complicanze, quali lo sviluppo di problemi di salute mentale, disturbi cardiaci, diabete di tipo 2, ma anche un maggior rischio di alcuni tumori e problemi a scheletro e articolazioni. “Si stima che questa malattia causi il 58% dei casi di diabete tipo 2, il 21% dei casi di cardiopatia ischemica e fino al 42% di alcuni tumori e porta a circa 57mila morti annuali solo nel nostro Paese“, ha riferito Paolo Sbraccia, vicepresidente IBDO Foundation e professore ordinario di Medicina Interna dell’Università di Roma Tor Vergata.

Fonte: tg24.sky.it

Per chi preferisse seguire la versione audiovisiva, questo è il link dell’articolo https://tg24.sky.it/salute-e-benessere/2022/11/29/obesita-italia-numeri?social=facebook_skytg24_link_null

cibo e pancia non vanno sempre d’accordo – ph Karolina Grabowska by Pexels

Invece, per approfondire un tema che interessa sicuramente manager e tecnici di palestre, piscine, centri sportivi, l’articolo di IDEA Health & Fitness Association aiuta a capire come l’allenamento HIIT influisce sul peso e sulla perdita di grasso nei giovani adulti (che in Italia sono parecchi; anzi, siamo agli ultimi posti in Europa per obesità infantile: non proprio un primato di cui andare fieri).

Come riportato in premessa, pubblichiamo oggi solo il primo studio dell’HIIT, rimandando alla giornata di domani, la pubblicazione del secondo studio

HIIT ph IDEA

L’ALLENAMENTO HIIT PER LA PERDITA DI GRASSO

Quattro studi rivelano i vantaggi in termini di risparmio di tempo dell’interval training ad alta intensità.

LEN KRAVITZ, DOTTORE DI RICERCA

L’obesità è un rischio sanitario globale in crescita per le malattie cardiovascolari, il diabete di tipo 2, la sindrome metabolica e la mortalità per tutte le cause. In effetti, l’adiposità centrale (grasso viscerale), il tessuto adiposo attorno ai principali organi del tronco, generalmente aumenta il rischio di malattie croniche. Un’ampia ricerca mostra che l’esercizio ad alto volume e di intensità moderata è un modo efficace per ridurre l’obesità centrale (Zhang et al. 2017). Tuttavia, fino a poco tempo fa, si sapeva poco sull’influenza dell’allenamento ad intervalli ad alta intensità (HIIT) sul peso e sulla perdita di grasso nei giovani adulti con obesità.

Questo mese, esploriamo come l’allenamento HIIT influisce sul peso e sulla perdita di grasso in questa popolazione. Due studi recenti rivelano la capacità di HIIT di produrre guadagni di forma fisica ad alto impatto in un breve lasso di tempo, mentre due studi precedenti mostrano come HIIT migliora la capacità di bruciare calorie in appena una mezza dozzina di sessioni nell’arco di 2 settimane.

ph Andres Ayrton by Pexels

STUDIO SULL’HIIT (INTERVAL TRAINING AD ALTA INTENSITA’) – 1

Zhang, H., et al. 2017. Effetti comparabili dell’interval training ad alta intensità e dell’allenamento continuo prolungato sulla riduzione del grasso viscerale addominale nelle giovani donne obese. Giornale di ricerca sul diabete, 5071740.

Scopo. I ricercatori hanno confrontato gli effetti dell’HIIT rispetto all’esercizio continuo di intensità moderata (MICT) su tre classificazioni di grasso (corpo intero, addominale viscerale e addominale sottocutaneo) in uno studio di allenamento di 12 settimane con giovani donne obese.

Partecipanti. Quarantatré donne cinesi sane con obesità (di età compresa tra 18 e 22 anni; BMI > 25; percentuale di grasso corporeo > 30) sono state suddivise in modo casuale in un gruppo HIIT ( n = 15), un gruppo MICT ( n = 15) e un gruppo senza allenamento gruppo di controllo ( n = 13). I partecipanti a HIIT e MICT non hanno svolto altri esercizi durante lo studio.

Protocollo di allenamento. Per le prime 4 settimane, i due gruppi di esercizi si sono allenati 3 giorni alla settimana. Per le settimane 5-12, si sono allenati 4 giorni a settimana. I ricercatori hanno utilizzato la raccolta continua dell’analisi dei gas durante ogni prova di esercizio, assicurandosi che le donne in entrambi i gruppi di esercizio consumassero quantità identiche di energia. Tutti gli atleti hanno bruciato 200 chilocalorie per allenamento nelle prime 4 settimane e 300 chilocalorie per sessione nelle settimane 5-12.

Il gruppo MICT ha eseguito un esercizio continuo e stazionario su un cicloergometro a un’intensità confortevole (60% del VO 2 max ). Utilizzando anche un cicloergometro, il gruppo HIIT ha eseguito intervalli ad alta intensità di 4 minuti (90% del VO 2 max) alternati a intervalli di recupero passivo di 3 minuti fino a quando ogni volontaria ha raggiunto il suo dispendio calorico target.

Alla fine delle settimane 4 e 8, i ricercatori hanno rivalutato il VO 2 max dei partecipanti per assicurarsi che l’intensità dell’allenamento riflettesse i loro crescenti livelli di forma fisica. Tutti gli allenamenti sono iniziati con un riscaldamento e sono terminati con un defaticamento.

Durante lo studio, ogni donna ha registrato il suo apporto dietetico giornaliero e un dietista lo ha valutato. Questo processo ha assicurato che nessuno dei partecipanti si mettesse a dieta, il che avrebbe distorto il risultato.

RISULTATI E DISCUSSIONE

La massa corporea, la percentuale di grasso corporeo, il grasso viscerale addominale (AVFA) e il grasso sottocutaneo addominale (ASFA) sono stati misurati mediante assorbimetria a raggi X a doppia energia e tomografia computerizzata. La tabella 1 mostra i risultati: i gruppi HIIT e MICT hanno visto cambiamenti identici e significativi in ​​tutti i parametri di grasso corporeo misurati. Il gruppo di controllo non ha mostrato cambiamenti.

tabella 1 by IDEA

È interessante notare che, poiché i ricercatori hanno confrontato il dispendio energetico negli allenamenti dei gruppi attivi, la differenza più significativa tra HIIT e MICT era la durata dell’allenamento. Il tempo medio per completare le sessioni di allenamento durante le settimane 5-12 è stato di 36 minuti per il gruppo HIIT contro 68 minuti per il gruppo MICT. E il gruppo HIIT ha avuto lo stesso miglioramento del VO2max del gruppo MICT in circa il 50% in meno di tempo di esercizio.

Sebbene non sia chiaro il motivo per cui il gruppo HIIT abbia raggiunto risultati simili in un tempo molto più breve, gli autori propongono che gli allenamenti HIIT elevino il tasso metabolico post-allenamento (spesso chiamato eccesso di consumo di ossigeno post-esercizio o “postcombustione” dell’esercizio ). I ricercatori affermano anche che l’esercizio ad alta intensità attiva i principali ormoni (epinefrina, norepinefrina, ormone della crescita) coinvolti nel metabolismo dei grassi.

Conclusioni principali: nelle donne sedentarie con obesità, un programma HIIT di 12 settimane (intervalli di lavoro di 4 minuti alternati a intervalli di recupero passivo di 3 minuti) ha prodotto miglioramenti nella composizione corporea e nella capacità aerobica in circa la metà del tempo impiegato da un allenamento continuo -programma di esercizi per produrre gli stessi benefici.

Vedi anche: HIIT Benefici per la salute

Fonte: ideafit.com

Scritto da redazione