Federazione Italiana SportItalia ha scritto un lettera caustica ai vertici politici e ai partiti perché, giustamente, il tempo delle chiacchiere non è più tollerabile e servono azioni e risposte concrete, a partire dai 10 miliardi di euro di aiuti destinati alle imprese, parte dei quali devono arrivare alle casse svuotate di palestre e piscine
È ora di alzare la voce perché i toni garbati fino ad oggi riservati alla politica hanno ottenuto solo promesse mai mantenute e paroloni ad effetto ma con soluzioni nulle. Wbox, come molti operatori e sigle del settore, è al fianco di Gerardo Ruberto e di FSSI che presiede, in questa azione volta a pretendere quell’attenzione da sempre negata, per ottenere sostegni finanziari e provvedimenti volti a superare le eccessive difficoltà che politica ed istituzioni hanno contribuito a rendere insostenibili in questi oltre 30 mesi di crisi pandemica, acuita negli ultimi mesi da quella energetica e dall’inflazione.
Questa la lettera inviata oggi, 31 agosto, dalla presidenza di FSSI a tutte le autorità e ai partiti.

“Non c’è più tempo”! STOP alle chiacchiere, le imprese del settore fitness chiudono! Stanchi delle
solite parole di circostanza, oppure appuntamenti in Senato o Camera, semplicemente per prendere
tempo… bisogna agire, cari politici, l’impegno non è sufficiente se non si arriva al risultato.
Un settore come il fitness terrestre o acquatico va preservato perché per lo Stato è un patrimonio capace di ridurre i costi della sanità; settore capace di creare nuovi stili di vita e migliorare la vita delle persone.
La storia di 2 anni di pandemia da Covid 19 e, adesso, il costo del gas e dell’energia porteranno
questo settore ad estinguersi. Questo significherebbe circa un milione di persone a casa senza
lavoro.
Un settore che è stato dimenticato durante la pandemia e a cui sono stati riservati pochi spiccioli; un
contributo che non è servito per salvare le imprese, ovvero le società che gestiscono impianti sportivi.
Le istituzioni non sono interessate al comparto che offre salute e benessere? Un comparto che
sicuramente contribuisce alla riduzione della spesa sanitaria italiana? Pensateci!
Dall’inizio della guerra in Ucraina il costo, dell’energia elettrica e del gas, è triplicato, e questo
aumenta il rischio di nuove chiusure nel comparto fitness benessere e piscine.
Noi vi chiediamo di agire concretamente, per dare continuità allo sport in Italia, non vi chiediamo
appuntamenti che come sempre ignorate. Noi vi chiediamo di agire affinché per le attività del
benessere e per la salute delle persone siano previste delle riduzioni di costi sull’energia, vi
chiediamo contributi per impianti di energia rinnovabile, vi chiediamo che di quei 10 miliardi
che state programmando come aiuto alle imprese, venga prevista una parte anche per le società
che gestiscono impianti sportivi e palestre, vi chiediamo di valutare un comparto!
Considerateci come settore che produce servizi per la collettività e ricchezza per il Paese e
concedeteci di valutare nuove forme di energia che possano aiutare gli impianti.
Da quando è nata, la Federazione Sindacale SportItalia richiede azioni concrete, noi vi chiediamo risposte concrete.
Aspettiamo!
Gerardo Ruberto
