Italianamente, presa coscienza delle difficoltà (e lentezze istituzionali) delle società sportive a recepire le disposizioni sulla comunicazione dei rapporti di lavoro, si procrastina la scadenza che era fissata al 31 ottobre
L’osservatorio di Italia Oggi, sempre vigile e puntuale, riporta un’anticipazione che da qualche giorno sta diffondendosi fra gli addetti ai lavori. Essendo fonte attendibile e ben informata, quanto riportato sulla pagine dell’autorevole testata, con un breve articolo di Michele Damiani, è da prendere come molto probabile, anzi, in pratica certa: attendiamo solo la comunicazione ufficiale, decisamente tardiva, dell’autorità competente. Speriamo che in futuro la chiarezza sia l’elemento di forza di nuove norme e che eventuali proroghe abbiano ad essere comunicate con un anticipo decente. Questo l’articolo pubblicato il 28 ottobre su Italia Oggi

PROROGA IN VISTA PER I CO.CO.CO
Michele Damiani
Proroga in vista (e al fotofinish) per le comunicazioni dei rapporti di lavoro delle co.co.co. sportive. Il termine del 31 ottobre per adempiere agli obblighi relativi al periodo luglio-settembre, infatti, potrebbe essere spostato, oppure potrebbe essere eliminato il rischio di qualsiasi sanzione, anche a causa dei ritardi e delle criticità tecniche e burocratiche delle istituzioni, manifestate con ancora più forza dall’ultima circolare Inl (si veda ItaliaOggi del 27 ottobre). Pare ormai segnata la strada per i soggetti che in questi giorni stanno cercando di ultimare le procedure per rispettare i nuovi obblighi introdotti dal dlgs 120/2023, in scadenza lunedì 31 ottobre: il termine sarà, con tutta probabilità, spostato in avanti. Già un tentativo è stato fatto con un emendamento al decreto sulle proroghe fiscali (Atto Senato 899), che sposterebbe il termine al 31 dicembre di quest’anno, ma si attendono a giorni anche una serie di decreti ministeriali, tra cui il provvedimento lavoro-sport e anche le indicazioni da parte dell’Inps.

A scatenare ulteriori discussioni sul punto è stata la circolare Inl 2/2023, pubblicata questa settimana. Nella circolare, infatti, si legge che le comunicazioni obbligatorie per le collaborazioni sportive in ambito dilettantistico devono essere effettuate tramite i canali tradizionali (centri per l’impiego) fintanto che il registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche non sia «pienamente operativo». Una locuzione che aveva causato molte preoccupazioni tra gli addetti ai lavori, che già da settimane stanno procedendo a caricare i dati tramite il registro.
Sul punto, l’Inl è intervenuto con un’ulteriore nota di chiarimenti, in cui si specificava che le comunicazioni già avvenute tramite registro fossero salve. In più, secondo le indicazioni raccolte da questo giornale, il passaggio tramite centri per l’impiego sarebbe preferibile, non obbligatorio, rimanendo quindi ancora in piedi la possibilità di usare il registro attività dilettantistiche. La questione, comunque, dovrebbe trovare a breve una soluzione, con la proroga o l’esenzione dalle sanzioni che permetteranno di guadagnare un po’ di tempo e di portare definitivamente a regime il nuovo registro e, di conseguenza, il nuovo impianto normativo della riforma. In vista, infine, anche una proroga per le modifiche statutarie, che ad oggi sono da effettuare entro il 31 dicembre.
Fonte: Italia Oggi