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PureGym, perdite ridotte e ripresa convincente

PureGym è in netta ripresa ph puregym.com

Superate le difficoltà dell’ultimo biennio, la grande catena di palestre britannica ha ingranato la marcia della ripresa con dati che evidenziano una robusta crescita e il ridimensionamento netto di debiti e passività

PureGym, con più di 300 club in terra britannica è la catena più grande in UK ed è di proprietà del fondo Leonard Green&Partners dal 2017. Nel mondo, complessivamente, le palestre Pure Gym sono 535 di cui ben 528 di proprietà e le restanti 7 in franchesing. Gli ultimi risultati di bilancio indicano anche per il gruppo britannico una decisa ripresa a riconferma che il fitness nel mondo ha ricominciato a correre e che molte aziende fra fornitori e club sono decisamente su valori positivi. Questo in verità lo avvertiamo pure in Italia anche alla luce della capacità di un comparto di rivedere modelli e offerta e di investire in modo determinato come ancora non sta avvenendo nel settore piscina nazionale, quantomeno relativamente alle gestioni pubbliche di medio/basso posizionamento.

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PureGym può essere un esempio di come si risale la china nonostante le pesanti difficoltà pandemiche che hanno sensibilmente colpito incassi e passività del gruppo; certo, non è sottovalutabile che avere un fondo alle spalle che dà certezze finanziarie sia un vantaggio impagabile, ma la ripresa di ogni operatore, grande o piccolo che sia, dipende dalle scelte e capacità di ogni imprenditore.

La catena britannica a settembre aveva ridotto di molto le perdite, ora arrivate a 67 milioni di euro (notevole in chiave positiva – 53,6% sulle perdite) a fronte di ricavi superiori, nel solo terzo trimestre, a 139 milioni di euro, pari a +8% rispetto al 2021. Le passività nell’arco dei nove mesi si sono inoltre ridotte del 44% ed ora sono a 15,1 milioni di euro.

La forza di PureGym sono tuttavia gli iscritti: contare su 1,67 milioni di abbonati è una base considerevole, per di più in crescita del 2% rispetto al 2021.

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Altri numeri misurano comunque la bontà del business di PureGym dopo le criticità dei due anni passati. Innanzi tutto l’ebitda che da una valore negativo per 28.7 milioni di euro del 2021, balza a quasi 28 milioni “attivi” nel medesimo trimestre; nell’anno il totale è di 87,2 milioni di euro, ovvero il quadruplo dello stesso periodo 2021.

Anche l’indebitamento va ridimensionandosi passando dai vertiginosi 925 milioni di euro dello scorso anno, a 680 milioni, pari a – 26%.

Le tensioni finanziarie non sono tutte superate, ma i segnali di netto miglioramento sono forti e rassicuranti per i vertici di PureGym: una riconferma che la grande ripresa della fitness industry è in atto e sta riguardando tutti i player più agguerriti e determinati, capaci di strategie aggiornate e ben costruite.

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Fonte parziale Palco23

Scritto da redazione