in , ,

Quale futuro per le strutture natatorie e non solo?

Il futuro dei grandi impianti e delle piscine in generale è molto incerto senza interventi incisivi - ph WaterVision

Il settore delle piscine sta pagando pesantemente e ingiustamente la crescita smisurata dei costi e le conseguenze della crisi pandemica, aggravate sovente da scelte nelle realizzazioni di impianti pubblici che danneggiano il comprato e la collettività. Il richiamo ad un intervento unitario per arginare una situazione preoccupante

L’APPROFONDIMENTO DEL WEEKEND

gurnari@benaquam.com

Dopo una estate da boom di presenze, con l’arrivo dell’imminente autunno i proprietari ed i gestori delle piscine da qualche settimana si interrogano con fondate preoccupazioni ed ipotizzano un futuro difficile. Con il rincaro energetico (ed anche il costo dell’acqua aumenterà notevolmente) ed incrementi dei centri di costo su tutta la filiera gestionale di un centro acquatico si prospettano tempi difficili.

Fra rincari energetici, l’acqua il cui prezzo aumenterà ed incrementi dei centri di costo di tutta la filiera gestionale di un centro acquatico si prospettano tempi molto difficili

Oltre a tanti gestori che abbandonano o lasceranno gradualmente, gli aquapark come le strutture per l’acquaticità in genere si troveranno enormi problemi da risolvere. Mentre in tutta Europa i nostri vicini si stanno organizzando per non rimanere a secco, nel comparto italiano si spera in aiuti e ristori statali, in contributi a fondo perduto, in ricchi imprenditori stranieri che comprino a cifre consistenti.

Essere ottimisti oggi sul futuro delle piscine è quantomeno azzardato ph Myrhta Pools

Ma siamo in guerra e la situazione socio economica, unita ad una totale instabilità politica ed amministrativa, ci costringe a fare i conti con la realtà. Nemmeno la pandemia ci ha fatto fare un salto di qualità in termini di scelte strategiche e di definizione di criteri di intervento adeguati.

D’altronde un incremento dei prezzi per il consumatore provocherebbe una riduzione consistente degli utenti. Alcuni azzardano a rinunciare ad una corretta manutenzione ed agli interventi di miglioria innovativa. Limitando anche qualità e professionalità dei servizi resi.

Un incremento dei prezzi per il consumatore/utente delle piscine provocherebbe una riduzione consistente della clientela

A questo proposito desidero riprendere un esempio di inadeguata risposta alle nuove necessità. Città di meno di 140mila abitanti, da sempre senza una piscina pubblica degna di questo nome (usufruiva di una struttura piccola e non a norma…). Dopo molte peripezie ed alcuni tentativi finiti male, tramite affidamento ad un gruppo di società (con i soliti metodi all’italiana) si avvia la progettazione e la costruzione di un nuovo impianto: una vasca da 25 metri per circa 8 milioni di euro. Che diventeranno molti di più per i motivi che conosciamo. Il tutto senza aver individuato – ancor prima di iniziare la progettazione – il gestore o un possibile gruppo di gestione. 

Un esempio di comportamento irresponsabile degli enti locali: 10 milioni di euro investiti (denaro della collettività), opera faraonica ingestibile e cantiere fermo da due anni. Comune di Selvazzano Dentro nel Padovano

Tutti conosciamo come vanno a finire queste situazioni. Evidentemente la storia degli ultimi decenni in materia di realizzazione e gestione delle strutture natatorie non ha insegnato nulla, considerato lo stato economico e finanziario della stragrande maggioranza delle piscine pubbliche del nostro territorio.

La storia degli ultimi decenni in materia di realizzazione e gestione delle strutture natatorie non ha insegnato nulla

Ma a differenza delle fontane e del verde pubblico che arredano i centri urbani, una piscina ha ben altro valore e significato. Rappresenta un vero presidio educativo e ha una connotazione socio-economica e sanitaria ben definibili, senza ombra di dubbio.

La piscina ricopre un ruolo sociale, educativo, sanitario che imporrebbe di riservare ai centri acquatici le stesse priorità riservate agli ospedali

Ovvio, se gestita bene e governata meglio. Non può certamente essere discriminante delle condizioni sociali locali, né tantomeno soffocare le esigenze e le aspirazioni dei più deboli, dei minori.

Insistere oggi con progetti e realizzazioni inadeguati, vero spreco di denaro pubblico, è la riconferma della perdita di credibilità delle Amministrazioni locali in materia di strutture per lo sport

Si può affermare allora che, per l’esempio di cui sopra, si tratti dell’ennesima occasione perduta per la credibilità delle Amministrazioni pubbliche in materia di strutture per lo sport. Ma anche per i cittadini, che sono inconsapevoli che questi errori, portano ad aggravare i bilanci con conseguente incremento dei costi di tassazione per tutti. Ed invece di rappresentare un servizio per la collettività, una piscina diventa un peso, un problema.

Per colpe di irresponsabili politici, una piscina, invece di rappresentare un servizio per la collettività, diventa un peso, un problema

E’ quindi opportuno che tutti coloro che si occupano di acquaticità siano chiamati ad una profonda riflessione comune che consenta di individuare e suggerire criteri tali da evitare che le condizioni critiche attuali ed imprevedibili future non portino alla caduta del sistema dell’acquaticità nazionale (filiera della fornitura inclusa).

Siamo tutti chiamati ad una grande prova di responsabilità: solo lavorandoci molto seriamente si potranno aprire nuove e positive prospettive.

I costi stellari generali e dell’energia porteranno a chiusure di molti impianti, negando così anche un servizio sociale alla collettività – ph Simon Garcia

Scritto da Gianni Gurnari