In Australia è piena estate e, nonostante l’attenzione e la sensibilizzazione sui pericoli dell’acqua siano costantemente alimentate, non mancano i decessi per annegamento: in Italia ci ricordiamo di questa emergenza solo d’estate, con esiti tristemente prevedibili
Da ormai un anno wbox.it si appella alle capacità di enti preposti ed autorità perché si diffonda una cultura della prevenzione e un processo di sensibilizzazione della popolazione sui rischi che l’acqua (in piscina, al mare, nei fiumi o laghi) può comportare per la vita di tutti, in particolare i minori. Le organizzazioni che si dedicano al salvamento e alla formazione del personale specializzato fanno qualcosa, ma troppo limitatamente nel tempo ed estemporaneamente (si inizia a parlarne e ad attivare campagne anti-annegamento alla vigilia dell’estate…).

Un serio problema, perché la prima leva da considerare è l’insegnamento del nuoto non limitato a galleggiamento e respirazione a malapena acquisiti, ma orientato all’abilità e alla resistenza nel nuoto protratto e, in particolare, alla capacità di salvarsi in caso di difficoltà o, ancor più, di salvare altri che dovessero essere in pericolo.
In Italia se ne parla poco e si fa troppo poco. Anche e soprattutto a livello mediatico ed istituzionale. O comunque facciamo molto meno di quanto accada in Australia, UK, Olanda, Francia e tutti quei paesi dove la cultura della prevenzione è più radicata ed istituzionalizzata, con programmi scolastici che prevedono la materia del salvamento e del nuoto come curriculare con esami che mettono alla prova bambini e ragazzi.
Il testo che segue è quanto in questi giorni di piena estate viene fatto e detto in Australia, nazione dove su salvamento e campagne anti-annegamento intervengono governo, scuole, società specializzate – private e non, con una partecipazione collettiva impressionante, ma non ancora sufficiente per ridurre a zero i decessi per annegamento. Noi, siamo molto, molto indietro e dovremmo cercare di mutuare le esperienze di nazioni come l’Australia.

Da Royal Life Safing Society Australia
IL BILANCIO DEGLI ANNEGAMENTI PEGGIORA: SEI PERSONE MORTE FRA NATALE E SANTO STEFANO

Le alte temperature rendono il nuoto in piscina, in spiaggia o nel fiume locale molto più attraente di altri svaghi nel giorno di Santo Stefano. Si prevede che un numero enorme di persone si riverserà in acqua, rendendo la sicurezza dell’acqua critica nella prossima settimana.
A partire dal 26 dicembre, il Royal Life Saving Summer Drowning Toll registra 15 morti per annegamento rispetto alle 35 dell’anno scorso. Royal Life Saving esorta contro l’autoassoluzione in merito a questi eventi che avvengono in acqua. La scorsa estate 145 persone sono annegate, rendendola la peggiore estate in oltre 20 anni.

L’amministratore delegato di Royal Life Saving Justin Scarr ha dichiarato: “I giorni tra Natale e Capodanno sono spesso il periodo più mortale a causa dell’annegamento “.
Royal Life Saving esorta la popolazione a prendersi cura l’uno dell’altro mentre ci si immerge in acqua, o si gioca, allena su uno specchio d’acqua. Ovunque siate in Australia, seguite questi cinque consigli di sicurezza:
- Sorvegliare sempre i bambini in prossimità dell’acqua
- Evitare l’alcol quando ci si avvicina/si è vicini all’acqua
- Indossare un giubbotto di salvataggio durante la navigazione e la pesca
- Evitare di andare da soli
- Conoscere le condizioni
Per un approfondimento di questo argomento: https://bit.ly/3I3FdZd #SummerSafety

Da Royal Life Saving Society Australia