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Romania docet: passa la defiscalizzazione dell’attività fisica

Romania: un esempio per i Paesi dell' UE ph Victor Freitas by Pexels

Noi ne parliamo da (troppo) tempo negli ambienti istituzionali, ma più che agire continuiamo a blaterare come sovente accade in politica. In altri paesi invece…

La Romania ha fatto quello che noi avremmo auspicato qualche anno fa, ma, a distanza di oltre un lustro, noi siamo ancora qui a parlarne: i romeni oggi possono defiscalizzare le spese per l’attività fisica.

Quindi un plauso a Bucarest per il notevole salto compiuto, conferendo priorità effettiva e non solo verbosa (politici italiani: imparate!) alla salute e all’attività fisica per tutta la sua popolazione.

Va riconosciuto il ruolo attivo e paziente lavoro svolto da RomaniaActive e dai suoi membri fondatori: le sigle italiane qui possono cercare di comprendere come Romania Active sia riuscita ad incidere dove noi non riusciamo.

ph Andrea Piacquadio by Pexels

In sostanza, il comparto del fitness romeno sottolinea questo risultato come un grande lavoro di squadra, di cui le parti coinvolte sono pienamente soddisfatte ed orgogliose per il risultato ottenuto a beneficio di tutti gli operatori e, soprattutto, della popolazione romena. Con questa nuova norma,
ora tutti gli abbonamenti a palestre e centri benessere sono esentasse e deducibili fiscalmente fino al valore di 400 euro all’anno per ciascuna persona o per ciascun dipendente (!).

Significa che le aziende possono offrire abbonamenti a palestre e altri abbonamenti per l’attività sportiva come benefici non salariali esentasse e deducibili.

ph Emily Rose by Pexels

Gli abbonamenti esentasse possono essere offerti anche ai figli dei dipendenti o di altre persone a loro collegate.

Insomma, in Romania hanno saputo raggiungere un grande risultato premiante per la salute e la prevenzione di tutta la popolazione. Speriamo presto di riuscirci anche in Italia.

Scritto da redazione