Segnali incoraggianti dalle palestre iberiche che stanno velocemente recuperando i valori del 2019 con buone prospettive per il prossimo anno
Un articolo interessante pubblicato dal portale spagnolo Paloco23 fornisce indicazioni sul fitness locale che, per alcuni versi, possono essere un riferimento anche per il nostro mercato.
Certo, la Spagna non ha vissuto le rigidità dei lockdown italiani, ma in altri nostri approfondimenti si era già sottolineato come la Spagna non si discosti troppo dall’andamento delle palestre del nostro Paese.
Meno entusiasmante la prospettiva di attesa di ulteriori uno-due anni per tornare ai livelli di utile cui ogni imprenditore è lecito aspiri.
Invece la ricetta anticrisi da caro energia, per la maggioranza dei manager spagnoli è l’aumento delle tariffe.
Questo l’interessante articolo di palco23.com:

Nel 2023, il 68% delle palestre spagnole recupererà il proprio reddito pre-pandemico, secondo lo studio Prospettive sul mercato del fitness in Spagna. Recupero e tendenze future in un contesto di incertezza, a cura di BDO.
Tuttavia, la redditività impiegherà più tempo ad arrivare: il 60% degli operatori di fitness in Spagna stima il ritorno agli utili nel 2024 o nel 2025, anche se il 76% dei manager spagnoli interpellati nel rapporto prevede che l’evoluzione durante l’anno in corso sarà “buona o molto buono”, anche se il ritorno alla redditività sarà fortemente condizionato dall’evoluzione dei costi.
Un anno fa, la principale minaccia per il 47% dei manager del settore fitness spagnolo era l’elevato indebitamento, ma ora fino al 44,7% considera l’aumento dei prezzi dell’energia come il principale timore. Per contrastare l’aumento dei costi, il 73% degli operatori di fitness afferma che aumenterà i prezzi tariffari per i propri clienti, una percentuale che contrasta con lo stesso studio condotto lo scorso anno, quando il 72% dei gestori ha difeso la stabilizzazione dei prezzi.
Guardando al futuro, l’80% delle aziende del settore assicura che aumenterà il numero di utenti, mentre lo sport aumenta la sua penetrazione nella società, ma l’home fitness si sgonfia e peggiorerà nei prossimi anni. Infatti, fino al 26% dei manager spagnoli afferma che non offrirà questo tipo di servizio online e fino al 31% suggerisce che il volume dei clienti delle piattaforme di formazione digitale diminuirà.

Allo stesso modo, fino al 73,7% degli intervistati ritiene che l’attuale situazione economica aumenterà la concentrazione del settore, tuttavia solo il 26% dei dirigenti afferma che parteciperà a un’operazione di questo tipo nel 2023 e il 79% assicura che lanciare nuove palestre nel prossimo anno.
Alla domanda su quali segmenti ne beneficeranno di più e potendo scegliere più risposte, il 35,1% dei relatori ha scelto la boutique come la più favorita, come l’anno scorso. Seguono i centri sportivi in concessione, con il 27,8%.
Fonte: palco23.com