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Specchiamoci sulla superficie delle vasche: vediamo opportunità?

Confiniamo l'acqua in ambienti non ideali, ma l'idea di acquaticità va oltre e propizia opportunità spesso non considerate ph SSF.Pools by KLAFS

La crisi è un problema, ma anche uno stimolo a cambiare approccio e ad interpretare un nuovo corso volto al risparmio energetico e al rispetto della risorsa acqua, educando la clientela e seguendo programmi mirati di formazione

Questo articolo è stato pubblicato su Happy Aquatics & Wellness di settembre/ottobre

gurnari@benaquam.com

Quando tutto sembra andar male, esiste sempre un’alternativa. Certo, bisogna cercarla ed è necessario avere almeno due risposte dare: cosa cerchiamo e cosa siamo disposti a fare per trovare soluzioni.

Finita la stagione estiva si fanno i conti con il futuro: cosa ci si aspetta? Il mondo è cambiato ed ogni giorno assistiamo, impotenti, ad aumento dei costi, ad inflazione galoppante come non mai, incertezze su tutti i fronti che si sommano ai problemi di sempre. Dopo un lungo periodo siccitoso e molto caldo sono arrivati altri guai, tempeste, nubifragi e lutti peraltro in gran parte prevedibili. Da anni si parla di grandi mutamenti climatici, ma poco o niente è stato fatto.

È stato troppo dimenticato il settore dell’acquaticità, da anni in grande difficoltà, con l’ipotesi fondata che il peggio debba ancora venire

La recente campagna elettorale non ha considerato i cambiamenti climatici, l’ambiente sempre più consumato, la ricerca e la scienza dimenticate unitamente all’educazione, alla salute e allo sport.  Tra tanti problemi che sembrano essere stati accantonati da chi, invece, non può indugiare nelle scelte di campo, figura il settore dell’acquaticità da anni in grande difficoltà, con l’ipotesi fondata che il peggio debba ancora venire. Tutti parlano di costi alle stelle, inaccettabili, per l’energia, ma pochi parlano della risorsa primaria per vasche e piscine.

La bellezza dell’acqua calata in una piscina non va solo finalizzata al nuoto, ma estesa a svago, salute, prevenzione, benessere

L’acqua necessita di energia per essere sollevata, trasportata e riscaldata: le bollette dell’acqua subiranno aumenti, non quantificabili al momento, in attesa di sapere di quanto saranno incrementati, ad esempio, i costi dei trattamenti chimici e fisici obbligatori per legge e molto altro. Al punto di consegna si avrà sicuramente una brutta ed amara sorpresa.

Ma nel frattempo il settore cosa fa per mitigare la pioggia di aumenti tariffari dei servizi e delle forniture? Probabilmente questa crisi apre nuovi scenari che potrebbero essere portatori, paradossalmente, di nuove opportunità. Tra queste si ritiene indispensabile rivisitare l’intero palinsesto dell’offerta, dalla progettazione, alla produzione per finire all’installazione ed alla gestione (compresa la manutenzione). In un’unica filiera.

Abbiamo un’ottima opportunità di rivedere quello che diamo per scontato, pensando al risparmio di acqua ed energia, invogliando un pubblico potenzialmente in crescita

Ma da dove partire? Dalla conoscenza dell’acqua, guarda caso! L’acqua, tutte le acque, specialmente quelle trattate, non amano molte caratteristiche del modo in cui noi le confiniamo: niente spigoli (ma noi le mettiamo dentro parallelepipedi tutti ad angolo retto (vedi FINA), nessun metallo a contatto (pompe, mancorrenti, viti, tubi…), nessuno contatto con correnti elettriche o campi elettromagnetici (no comment) e molto altro ancora.

Questa è un’ottima opportunità di rivedere tutto quanto quello che abbiamo dato per scontato, pensando a come risparmiare acqua ed energia, senza perdere il feeling con un pubblico potenzialmente in crescita. Altre opportunità emergono se pensiamo ai sistemi di trattamento aria, o alla produzione di acqua calda sanitaria, o alla erogazione ai terminali (docce, lavandini, lavapiedi e vaschette antimicotiche).

La tecnologia corre in soccorso a chi deve risparmiare su energia ed acqua, i sistemi doccia a tempo sono un’ottima soluzione ph Siligroup

Non è uno scandalo adottare erogatori a tempo con comando remoto e di prossimità. Neppure fa perdere clienti il limitare i tempi di permanenza sotto asciugacapelli che spesso rimangono oggi accesi anche senza nessun utilizzo.

Un diverso approccio per una economia reale sostenibile, spesso urlata ed inflazionata, ma poco praticata proprio nelle piccole cose

L’illuminotecnica è una di quelle possibilità di rapido intervento più abbordabili per nuovi ed efficienti sistemi digitali con prezzi accessibili, considerando quanto i nuovi dispositivi fanno risparmiare in energia elettrica con una durata di vita incredibile.

E questi sono solo alcuni degli spunti che portano inevitabilmente ad un diverso approccio per una economia reale sostenibile, spesso urlata ed inflazionata, ma poco praticata proprio nelle piccole cose.

Abbiamo l’occasione di ripensare l’acquaticità partendo dalla progettazione per passare da servizi e soluzioni coerenti con la sostenibilità ph Richard England

Da dove si parte? Un buon principio è quello della formazione, dove, accanto ai temi classici, diventa indispensabile distribuire pillole di conoscenza diversa, tutte indirizzate ad educare gli utenti dell’acquaticità a condividere scelte di responsabile consapevolezza nell’aiutare a ridurre gli impatti energetici quanto a risparmiare acqua. Tutto questo si traduce in incremento dell’attenzione per l’ambiente, ma anche per una economia davvero verificabile.

Educare gli utenti dell’acquaticità a condividere scelte di responsabile consapevolezza nell’aiutare a ridurre gli impatti energetici quanto a risparmiare acqua

Quindi una grande opportunità di trasformare la vasca, la piscina in un ambito di innovazione, di rinnovamento. Magari ricercando con impegno le soluzioni, potrebbe essere che un briciolo di serendipità (la scoperta per caso cercando altro) ci apra nuove prospettive. Questi sono peraltro i primi passi strategici per il passaggio da un ambito per il nuoto, per lo svago ed il relax ad un contesto che favorisca anche la prevenzione, la cura ed il mantenimento della salute, anche quella mentale e culturale (e di questo ne abbiamo un enorme bisogno!).

Scritto da Gianni Gurnari