Con 213 sì, il Senato approva il disegno di legge costituzionale sulla tutela dello Sport nella Costituzione (art 33)
Da ieri, 22 marzo, possiamo parlare di primo step formale di avvicinamento al momento storico per lo Sport e lo Stato italiano. Il Parlamento, con l’avallo del Senato (213 voti favorevoli, 5 contrari, 14 astenuti), conferma il disegno di legge costituzionale. Lo Sport, se verrà approvato anche dalla Camera, rientrerà ufficialmente fra i valori costituzionali. Non si configura ancora come diritto previsto dalla Costituzione, ma l’inciso approvato ne riconosce il valore educativo e sociale.

Nello specifico il testo recita che dello sport riconosce “Il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme“
Il che, in Italia, dove prevale una cultura sportiva molto sfumata, non è affatto poco. Ancor più con la dimostrazione politica collettiva di scarsissima considerazione dello Sport come ganglio vitale financo economico del Paese. Eravamo un po’ scettici sulla tempistica, ma ci fa piacere essere stati smentiti dal rispetto dei tempi del Senato. Ora la palla passa alla Camera per l’approvazione definitiva.

La Vezzali, che all’attivo per lo Sport può vantare veramente poco, con comprensibile soddisfazione incassa questo risultato significativo. Su Twitter ha commentato “Un risultato importantissimo raggiunto in soli 100 giorni. Avanti così”. Ecco, da cittadini sui “soli 100 giorni” avremmo qualche riserva, ma questi purtroppo sono i tempi record della nostra politica. Attendiamo l’approvazione della Camera, per archiviare questa conquista come fase storica per l’Italia e per lo Sport.
