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Stagione 2022-23: i pareri flash dei manager

Palestre e Piscine fra costi smisurati, incertezze e desiderio di rilancio del comparto - ph Virgin Active

Ieri, 1 settembre, è iniziata la nuova stagione sportiva; nell’Indagine dell’Osservatorio Wbox erano stati raccolti alcuni pareri liberi di protagonisti che esprimono quello che il settore in generale sta vivendo oggi con uno sguardo rivolto al futuro

L’indagine conoscitiva dell’Osservatorio Wbox sulle condizioni del settore riferito all’estate con proiezioni al 2023, ben documentata nei tre articoli pubblicati la scorsa settimana (il link del primo è https://wbox.it/indagine-conoscitiva-wbox-lo-stato-di-salute-del-settore-a-luglio-2022/) prevedeva un commento libero al quesito seguente

“Come pensi sarà la stagione 2022-23?”

dove la risposta prevalente è stata “troppe incertezze per fare previsioni” con il 25,6% di indicazioni degli intervistati; come seconda e terza risposta sono risultate “di crescita, ma frenata dagli incrementi dei costi” (17,9%) e “in ripresa ma da gennaio/febbraio 2023” (15,4%).

Le attese per il 2023 sono tante, ma molto dipende dai costi di gas ed energia e dagli aiuti di una politica ad oggi assente – ph Aquaniene

Fra i tanti commenti ricevuti ne abbiamo selezionati una dozzina senza voler per forza riportare quelli più impegnati o ricercati, per essere fedeli all’eterogeneità degli stati d’animo e delle posizioni dei manager in prospettiva nuova stagione.

Dalla pratica e convita scelta “Stiamo investendo nella formazione del nuovo personale, e sulla riduzione dei costi, e sul marketing (aumentare l’informazione del fatto che siamo aperti)

passiamo al commento velato da un filo di rassegnazione “Tra guerra, impazzimento dei costi energetici, covid che riemerge e politica schiava dei sondaggi, senza un progetto sul da farsi, è impossibile fare previsioni”.

I costi energetici sono una delle grandi preoccupazioni per l’autunno 22 – ph Burak the Weekender by Pexels

Spazio poi ai timori “Preoccupano costi energetici, costi del personale e possibile diminuzione dei ricavi

con una esplicita puntualizzazione sulla stagione che inizia in questi giorni che sarà “Transitoria perchè sono molte le incertezze

anche se non manca un cauto ottimismo “Se l’autunno passerà indenne da problematiche di salute, l’inizio del nuovo anno sarò l’inizio della ripresa generale”.

C’è chi più pragmaticamente e in modo caustico e probabilmente autocritico come categoria ritiene che “Bisogna chiudere per poter riaprire in modo diverso

Posizioni molto critiche verso politica e partiti, le cui colpe sono pesantissime e inequivocabili – Montecitorio

anche se, giustamente, non manca un j’accuse a politica e istituzioni per “Aiuti irrisori e pressione fiscale elevata per chi ha dipendenti. Nessun aiuto per PIVA e lavoratori autonomi”.

rincarato da chi fra le incertezze, individua il primo colpevole di questo disorientamento “Troppi i dubbi sulla buona riuscita della stagione e troppo poche le certezze su cui poter contare, primo fra tutti l’aiuto dello Stato”.

oppure con spietata chiarezza afferma “Troppi coglioni al potere”.

C’è anche chi traccia un’idea di percorso da qui ad un anno sostenendo che il periodo 2022-23 “Sarà la stagione decisiva: chi riuscirà a sopravvivere potrà, da settembre 2023, sviluppare strategie a medio termine e non emergenziali

Lo Staff è la prima risorsa su cui investire, ma oggi, per molti, il problema è trovare istruttori anche da formare – ph Anytime Fitness – LinkedIn

Chiudiamo la carrellata di pareri di chi vive ogni giorno lo Sport come imprenditore, manager, gestore con un parere più articolato e ben espresso, una sorta di sintesi del pensiero prevalente del nostro comparto

Il quadro generale di crisi energetica, aumento dei costi, incertezza sul nuovo contratto per i lavoratori sportivi, impoverimento generalizzato della classe media e le incognite relative a nuove norme sanitarie legate alla pandemia, fanno della prossima stagione un’assoluta incognita. Vedo molte più incertezze negative rispetto alle numerose possibilità di rilancio di un settore che, se non schiacciato da mille norme e imposizioni (e con un paio di aggiustamenti normativi del tipo “Detrazione fiscale per spese sportive” “Defiscalizzazione forniture energetiche”) potrebbe volare”.

Questo elenco di opinioni sui dodici mesi che ci attendono sarebbe da presentare alla politica e ai partiti che oggi, alla ricerca disperata e talvolta vergognosa di immeritatissimi consensi e voti per assicurarsi la poltrona (e i lauti compensi nonché visibilità, potere, popolarità a spese dei cittadini), usano – o abusano?- anche l’argomento dello sport come carta aggiuntiva del proprio programma elettorale. Se proprio siamo motivati a dare il nostro prezioso voto – conveniamo che questo omaggio è veramente difficile da riservare a candidati impresentabili, per di più imposti dai partiti e non frutto di nostre scelte, che domani ci governeranno arrecando ulteriori danni certi al Paese e allo Sport – ricordiamoci di chi si è sempre battuto per lo sport anche in tempi non sospettipochissimi – e chi ci ha puntualmente dimenticati tutti, salvo i “pochissimi” – e solo ora si ricorda dello sport per compiacere l’elettore sensibile al tema.  

Scritto da Marco Tornatore