L’azienda di Cesena, orgoglio del made in Italy nel mondo, conferma i numeri positivi del 2022, con ottime prospettive per il prossimo anno
L’azienda del fitness numero uno nazionale e fra le prima al mondo prosegue la sua ascesa, chiudendo il nono mese del 2022 a quota 498 milioni di euro, pari a +17% rispetto al 2021, anno in cui il fatturato totale si attestò a 611,4 milioni (+ 20% rispetto al 2020).

Questo in sintesi è quanto riporta un recente comunicato dell’azienda di Nerio Alessandri, dove si rimarca anche che la crescita più sensibile è negli USA con un rilevante + 47%; in Europa, dove la presenza di Technogym è storicamente forte, il miglioramento dei ricavi è del 17,7%. + 24,8% invece in America Latina.
Con riferimento ai segmenti meglio presidiati dal produttore nazionale di attrezzature per il fitness, come era prevedibile per il settore B2C (il crollo di Peloton è lo specchio di quanto sta accedendo), si evidenzia un calo, tuttavia definibile come fisiologico: – 10,9%. Molto bene nel B2B, con un netto +30% che avvalora gli investimenti fatti in questo ambito: solo questo segmento vale ben 380 milioni di euro, contro i 118 del B2C.

Restando al canale professionale, la parte più importante delle vendite riguarda le palestre e i centri sportivi: i ricavi toccano i 324 milioni di euro dato che significa + 26,2% rispetto allo scorso anno. Valori destinati a migliorare ulteriormente perché, come attesta Alessandri, la domanda di salute e benessere della popolazione sta crescendo a riconferma che l’industria del fitness può guardare con equilibrato ottimismo al proprio futuro.