L’impennata di contagi da un lato, le stucchevoli iniziative dei no vax per trasmettersi il virus evitando così le vaccinazioni dall’altro, hanno indotto il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, ad emanare un’ordinanza particolarmente restrittiva per 18 comuni ritornati ad essere zona rossa. Una scelta dettata anche dalla volontà di arginare la ripresa del contagio per escludere che venga penalizzata la stagione sciistica alle porte, a seguito delle prime disdette negli alberghi. Il problema è che pure piscine e palestre restano chiusi, come da protocollo per le zone rosse, con restrizioni più soft previste per bar e ristoranti, i quali, pur se a regime ridotto, potranno lavorare. Chiusure non accettabili per il comparto sportivo già strumentalmente penalizzato in precedenza e che sta faticando parecchio per riprendersi. Hanno strombazzato che il Green Pass è fondamentale per escludere che si verifichino nuove chiusure e, al primo segnale di allarme covid, palestre, piscine unitamente ai cinema, vengono resi inaccessibili. Forse un comportamento più responsabile e meno emotivo eviterebbe ulteriori disastri per lo sport e la salute nazionali. O i proclami di Speranza e Governo continuano ad essere solo di facciata?
Redazione HA&W/WBOX