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Vendita al dettaglio e GDO: Decathlon cresce del 12% e supera i 15 miliardi di euro

Decathlon registra crescite che confermano la forza del suo modello - Decathlon Twenty Shopping Bolzano ph Decathlon

Guardando ad un settore contiguo al nostro, ovvero la distribuzione al dettaglio dell’articolo sportivo, il colosso francese si staglia con il proprio modello vincente

Chi, fra gli operatori sportivi e i praticanti, non ha mai acquistato un accessorio o un attrezzo o un capo di abbigliamento sportivo comprandolo o comparando i prezzi di Decathlon? La grande catena francese è un riferimento per tutto il comparto e un ottimo indicatore dello stato di salute del commercio trasversalmente inteso del settore sportivo. Palestre e piscine incluse. Impressionante la sua presenza su scala mondiale: oggi vende in 72 paesi e conta 1.747 punti vendita, che, come noto, non sono in genere piccoli shop.

L’etichetta Domyos è il riferimento Decathlon per la palestra ph Decathlon

Mentre l’articolo da palestra tiene, il segmento piscina, in ragione dei fatturati più modesti, ha subito nei grandi gruppi un progressivo ridimensionamento degli spazi assegnati. Per Decathlon, tuttavia, la sua trasversalità di proposta non subisce ridimensionamento alcuno.

Il fatturato 2022 ha toccato i 15,4 miliardi di euro, pari a + 15% circa e con un netto progresso rispetto ai 13,8 miliardi del 2021, risultato che aveva riportato Decathlon ai ricavi pre-pandemici.

L’utile si attesta a 923 milioni di euro, con un aumento contenuto: + 1,1%, anche perché nel 2021 la crescita era stata di ben 66%.

Rispetto alle abitudini dei consumatori e ai cambiamenti post covid, l’unica flessione significativa di Decathlon viene registrata sull’online che passa dal 21% del 2021 al 17% dell’intero volume d’affari del 2022.

Nabaiji è il marchio della linea piscina-nuoto del gruppo francese – ph Decathlon

Prevedibile la soddisfazione dei vertici di Decathlon, così come l’ottimismo relativo ala crescita prevista per l’anno in corso, nonostante abbia smesso le sue attività in Russia, paese che incideva parecchio sulle vendite.

Il brand, nato nel 1976, spinge i propri marchi, segmentati per sport e tipologia di pratica con uno sviluppo sensibile negli ultimi anni. Oggi conta 63 etichette, che vanno dalle più conosciute (Quechua, Tribord, Kalenji, Nabaiji – linea piscina/mare-…) a quelle più di nicchia (Nyamba per il pilates, Sandever per il beach tennis, Kuikma per il padel…).

In Italia, nel 2021, Decathlon aveva raggiunto ricavi per 1,422 miliardi di euro. Il secondo player nella vendita al dettaglio di articoli sportivi, Cisalfa Sport, si era attestato a 366 milioni di euro (fonte reportaziende.it).

Un’annotazione finale sul mercato europeo: lo scorso anno il prezzo di articoli e servizi ricreativi e sportivi è aumentato mediamente del 4,7%. La prima causa di questo balzo è l’inflazione (dati Eurostat); un aumento che comunque incide sicuramente sulla crescita dei ricavi, salvo contrazioni determinate dalla perdita di potere d’acquisto dei consumatori. Non è il caso di Decathlon, tradizionalmente molto competitiva con i prezzi dei propri marchi.

Decathlon San Fior Treviso ph Decathlon

Fonte parziale fashionnetwork.com

Scritto da redazione