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World Aquatics, già FINA: 14,6 milioni di euro di perdite nel 2022

Thomas Ceccon, uno dei dominatori dei mondiali di nuoto organizzati da World Aquatics (con relative entrate) ph OA Sport

La federazione mondiale chiude il bilancio 2022 in rosso, peggiorando anche i ricavi, con riduzione delle entrate del 25,2%

Mentre l’Italia del nuoto dai Mondiali di Fukuoka sta portando a casa medaglie pregiatissime e trionfi strepitosi (su tutti Thomas Ceccon re della farfalla e argento del dorso veloci. dopo la terza giornata), ribadendo al mondo di essere autentica potenza, la Federazione internazionale non brilla certamente, almeno per quanto riguarda i bilanci,

In pratica, mentre ancora una volta l’espressione dell’operato FIN, presieduta da Paolo Barelli, il dirigente più vincente, conferma la sua ottima salute e un certo strapotere planetario, World Aquatics, notoriamente ostile al Federnuoto italiana, in particolare al menzionato presidente, claudica alla voce bilancio, segnale che un po’ soprende.

La previsione 2023 indica tuttavia un utile di 1,2 milioni di euro, ma nel 2021 l’utile toccò i 15,8 milioni. Il fatturato previsto per quest’anno dovrebbe superare i 55 milioni di euro, mentre nel 2024, anno olimpico, l’obiettivo è di raggiungere gli 88 milioni di euro.

Husain Al Musallam ph FINA-World Aquatics_ The Stampede

La federazione mondiale, guidata da Husain Al Musallam, ha chiuso il 2022 con ricavi per 38,5 milioni di euro, aumentando sensibilmente le spese che sono arrivate a 42,2 milioni, con una crescita di quest’ultime del 5,8%. Sulla voce “spese” incidono i Mondiali di Budapest costati alla casse della federazione mondiale 23,2 milioni di euro a fronte di entrate per 33,7 milioni. Quindi sull’esubero di spese incide altro o, come dichiara World Aquatics, pesano le minori entrate.

Sicuramente gli accostamenti sono impropri, ma se World Aquatics, che governa il mondo delle piscine in chiave agonistica, raggiunge i volumi che vengono notificati, forse alcune federazioni nazionali riuscirebbero, in proporzione, a fare molto, molto meglio.

Paolo Barelli ph FIN

Magari non sarà il caso della Federazione Spagnola che ha chiuso il 2022 con ricavi per 12 milioni di euro, ma la Federnuoto italiana, il cui leader è tanto inviso al presidente di World Aquatics, Al Musallam – dopo tutte le verifiche, sembra che le accuse mosse a Paolo Barelli e la sua squalifica siano solo lo specchio di guerre di potere…– nel 2021 aveva chiuso con un fatturato 47,5 milioni di euro, che al cospetto di una federazione che governa il mondo delle piscine è qualcosa di gigantesco: in proporzione, annichilisce i numeri espressi da World Aquatics.

L’Italia natatoria, che domina e che si conferma fra le potenze del nuoto mondiale, potrebbe insegnare anche a come far quadrare i conti portando ricchezza al movimento. Ma queste sono considerazioni superficiali e un po’ di parte, che circoscriviamo agli ambienti nazionali, propendendo inevitabilmente per i tanti più ascrivibili al movimento natatorio italiano. Bilanci inclusi.

Fukuoka 2023 Pool ph Swim Swam

Scritto da Marco Tornatore